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Dario Roncadin tra gli “Imprenditori dell’Anno” d’ispirazione per il 2024

Tra gli imprenditori italiani d’ispirazione per l’anno appena iniziato c’è Dario Roncadin, nominato tra gli “Imprenditori dell’Anno” per il 2023 da YE. Un riconoscimento importante che sancisce ancora di più il suo impegno e quello della sua azienda nel portare sempre più in alto l’asticella della qualità made in Italy anche all’estero mettendo al centro uno dei prodotti più amati in assoluto, la pizza.

La sua è una storia di famiglia che si allarga e supera i confini dell’immaginazione: tutto è cominciato con il papà, Edoardo Roncadin, che ad appena 16 anni è partito dal Friuli alla volta della Germania del Nord, al limite coi Paesi Bassi. Dapprima una gelateria, la gavetta, l’esperienza, poi la vena imprenditoriale che l’ha condotto ad aprire dapprima una pizzeria con gelateria – era il ’68 – , esprimendo i due prodotti più amati all’estero ma soprattutto più ricercati dagli italiani che vivono fuori dallo Stivale, poi una catena di gelaterie fino ad avviarsi anche nei surgelati coi gelati in vaschetta. Spirito d’impresa, questo, che ha poi trasmesso al figlio Dario.

Ma, facendo un passo indietro, a quando il padre ha fatto ritorno in Italia, è lì che l’azienda Roncadin ha una svolta, con il coinvolgimento dei fratelli: da un lato il progetto Bofrost, oggi leader nella vendita a domicilio di surgelati, dall’altro il mercato delle pizze surgelate. Fu un periodo di grande boom con cinque stabilimenti tra l’Italia, la Germania, la Polonia e la Francia e nel ’99 la società arrivò ad essere quotata in Borsa con 47 milioni di pizze prodotte all’attivo.

Dopo una serie di avventure, tra cui la perdita e la riconquista dell’azienda nel 2008 dopo l’acquisizione da parte di Arena, la famiglia Roncadin costruisce nella sua Meduno (Pordenone) un’azienda altamente competitiva, che occupa più di 300 persone e restituisce tanto ad un territorio montano dove fino a quel momento sembrava difficile far girare l’economia locale. Unica fabbrica incastonata tra le Dolomiti, la Roncadin è un vanto per la sua famiglia, ovviamente, ma soprattutto per il tessuto sociale ed economico che ha generato a tal punto da pensare di farla diventare un centro di attrazione per il turismo.

Il 2017 ha visto uno stop dovuto a fattori esterni, un incendio di vaste proporzioni che ha interessato la fabbrica, ma dopo il quale la stessa è tornata a splendere con una veste ancor più moderna e all’avanguardia e, soprattutto, con ben 750 dipendenti assunti.

Numeri importanti, dunque, alla cui base c’è la costante ricerca della qualità a braccetto con la sostenibilità ambientale, con lo sguardo rivolto al futuro. E’ prevista, infatti, per questa primavera, l’apertura della loro prima fabbrica a Chicago, proprio per gestire in loco un mercato, quello americano, sul quale sono già affacciati da anni con successo.

Presenti in America da dieci anni, la Roncadin opera poi a Meduno con oltre un centanaio di milioni di pizze all’anno e a Verona con la pinza fresca e surgelata. In poche parole, rappresenta un esempio italiano di imprenditorialità che sa legare assieme le eccellenze del territorio nazionale con la tradizione e le nuove tendenze puntando sempre al benessere dei propri luoghi e alla loro prosperità.

Nella denominazione giuridica dell’azienda, che adotta lo status di Società Benefit, è stato inserito ufficialmente l’impegno a operare in modo responsabile verso l’ambiente, le persone e il territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Dichiara infine Dario Roncadin:

Crediamo davvero in quello che facciamo, il Made in Italy è il nostro faro, la nostra Ferrari. Per i valori che nutriamo da sempre, ci viene spontaneo e naturale voler dare al territorio perché è da lì che siamo partiti ed è lì che siamo tornati. Abbiamo da poco inaugurato una sala cinema per i nostri dipendenti e tante sono le iniziative sociali ed economiche volte al benessere delle nostre montagne. La sostenibilità ambientale, a tal proposito, è uno dei nostri fiori all’occhiello e puntiamo a migliorare sempre di più, abbiamo investito nel fotovoltaico e ci avvaliamo del mercato verde restando sempre trasparenti e lavorando il più possibile con il territorio per avvantaggiare le aziende locali.

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